BUONE PRASSI
TERMINOLOGIA
Cominciamo con le basi del linguaggio e dei concetti in modo che sia chiaro di cosa stiamo parlando.
A
AFAB: Acronimo che significa persona assegnata femmina alla nascita (Assigned Female At Birth). Le persone AFAB possono o meno identificarsi come donne.
Agender: si riferisce a una persona che non si identifica con alcun genere.
Alleata/o/*: un termine usato per descrivere una persona che sostiene le istanze LGBTQ+ e la comunità
Gli alleati includono sia persone eterosessuali che cisgender che sostengono l’uguaglianza in collaborazione con persone LGBTQ+, così come coloro che sono LGBTQ+ che supportano altre identità all’interno della comunità.
AMAB: Acronimo che significa persona assegnato maschio alla nascita. Le persone AMAB possono o meno identificarsi come uomini.
Androgina/o/*: una persona androgina ha una espressione di genere che non si esprime in ciò che convenzionalmente è associato prettamente al concetto di mascolinità o di femminilità.
B
Binarismo di genere: teoria che presuppone l’esistenza di soli due generi, uomo e donna, e che ogni persona debba identificarsi in uno o nell’altro. Implica anche che il genere sia biologicamente determinato. Questa teoria non tiene conto dell’esistenza delle persone non binarie ed è sempre più considerata rappresentativa di un modello di società obsoleto e ormai superato.
Binding: “bendaggio” il processo di avvolgere strettamente il petto tramite bende, canotte o tape per ridurre al minimo l’aspetto del seno. Questo procedimento può causare nel tempo problematiche di salute, è bene informarsi correttamente per un utilizzo più sicuro.
C
Cisgender: si riferisce a una persona la cui identità di genere si allinea con il sesso assegnato alla nascità.
Coming Out: L’espressione inglese coming out (letteralmente in italiano “venire fuori”) è usata per indicare la decisione di dichiarare apertamente il proprio orientamento sessuale o la propria identità di genere. Questa espressione deriva dalla frase inglese coming out of the closet (“uscire dal ripostiglio” o “uscire dall’armadio”), cioè “uscire allo scoperto”. Fare coming out puo’ esporre la persona a un giudizio.
D
Disforia di genere: terminologia usata in ambito medico patologizzante dal Diagnostic and Statistical Manual of Mental Disorders (DSMV) dell’American Psychiatric Association in riferimento alle persone transgender. Il termine esprime il disagio causato quando il sesso assegnato a una persona alla nascita non coincide con l’identità di genere con cui si identifica. Questo disagio è spesso riflesso delle disattese aspettative sociali.
E
Espressione di genere: come una persona presenta o esprime pubblicamente il proprio genere. Questo può includere il comportamento e l’aspetto esteriore come vestiti, capelli, trucco, linguaggio del corpo e voce. Anche il nome e il pronome scelti da una persona sono modi comuni in cui le persone esprimono il proprio genere. Tutte le persone, indipendentemente dalla loro identità di genere, hanno un’espressione di genere e possono esprimerla in una infinità di modi.
G
Genderfluid: descrive una persona che non si identifica con un genere fisso ma la cui identità di genere può oscillare nello spettro di genere.
Genere: insieme di tratti sociali, psicologici e/o emotivi, spesso influenzati dalle aspettative della società, che classificano persone in uno spettro di genere, o come uomini, donne, entrambi o nessuno dei due.
I
Identità di genere: il senso fondamentale profondamente radicato di percepirsi come donna, uomo, entrambi i generi o nessuno dei due, parte di uno spettro di genere. La propria identità di genere non sempre corrisponde al sesso biologico assegnato alla nascita. La consapevolezza dell’identità di genere è di solito vissuta molto presto nella vita, ma può anche cambiare nel corso della vita.
M
Misgender: fare riferimento a una persona transgender utilizzando un pronome o un nome che non riflette correttamente il genere con cui la persona si identifica.
N
Non binario: si riferisce a persone che non si identificano né come uomo né come donna, sia come uomo che come donna, o una combinazione di uomo o donna. Le persone che si identificano come non binarie possono comprendere la propria identità come appartenente all’ombrello transgender e possono quindi identificarsi come persone transgender. A volte abbreviato come Enby.
Norme di genere: il sistema binario di genere influenza ciò che molte persone considerano comportamenti, abbigliamento, aspetto e ruoli “normali” o accettabili per donne e uomini. Forza, azione e predominio sono stereotipicamente visti come tratti “maschili”, mentre vulnerabilità, passività e sottomissione sono visti stereotipicamente come tratti “femminili”. Una donna che esprime tratti maschili può essere stereotipata come eccessivamente “aggressiva”, mentre un uomo che esprime tratti “femminili” può essere etichettato come “debole”. Le norme di genere possono contribuire agli squilibri di potere e alla disuguaglianza di genere a casa, al lavoro e nelle comunità
O
Out: descrive generalmente le persone che si identificano apertamente come LGBTQ+ nella loro vita privata, pubblica e/o professionale.
Outing: la condivisione deliberata o accidentale dell’orientamento sessuale, dell’identità di genere o di un dettaglio relativo a caratteristiche strettamente private e personali di un’altra persona senza il suo esplicito consenso. Questa azione è considerata irrispettosa e un atto potenzialmente pericoloso per le persone LGBTQ+.
P
Pronomi personali di genere: è il pronome o l’insieme di pronomi che una persona usa in riferimento alla propria identità e che vorrebbe che gli altri usassero in riferimento ad essa. Alcune persone potrebbero preferire l’uso di pronomi neutri.
S
Sesso assegnato alla nascita: il sesso assegnato a un neonato alla nascita dal personale medico in base agli organi sessuali visibili e altre caratteristiche fisiche. Le classificazioni a livello globale fatte sono più spesso sono maschili, femminili o intersessuali. Paesi come l’Italia non prevedono il riconoscimento dell’intersessualità a livello di documenti anagrafici, ma solo sesso “maschio” e “femmina”.
Spettro di genere: concetto secondo cui il genere esista al di là di un semplice modello binario uomo/donna, ma che sia invece un continuum. Alcune persone si identificano con una identità di genere più vicina al genere uomo o donna, alcune persone si muovono fluidamente lungo lo spettro di genere, altre si identificano completamente fuori dallo spettro.
T
Transfobia: descrive una serie di sentimenti negativi verso le persone transgender. La transfobia si manifesta in un linguaggio ostile o derisorio o in microaggressioni e azioni violente dirette verso persone transgender. L’Italia è uno dei paesi con il più alto numero di crimini d’odio e transfobia in Europa nei confronti delle persone transgender.
Transgender: aggettivo per descrivere persone la cui identità di genere non corrisponde al sesso assegnato alla nascita.
Trans: abbreviazione di “transgender”.
Transizione: un termine a volte usato per riferirsi al processo (sociale, legale e/o medico) che si attraversa per scoprire e/o affermare la propria identità di genere. Questo può, ma non sempre, includere l’assunzione di ormoni; effettuazione di interventi chirurgici; rettifica del nome. La validità dell’identità di genere di una persona non dipende da alcuna transizione sociale, legale e/o medica.
Pillole per alleat*
1. PRIVACY
Rispettare il nome e il pronome delle persone transgender è molto importante. Rispettare la privacy non rivelando ad altre persone la loro identità senza permesso deve essere una priorità assoluta.
2. SUPPORTO
Ascolta e sii di supporto. Il percorso di ogni persona transgender è unico: alcune persone usano ormoni o effettuano interventi chirurgici, altrettante no. Educati a sfidare le tue nozioni su ruoli, stereotipi e aspettative di genere. Non fare mai domande invasive.
3. LINGUAGGIO
Usa un linguaggio inclusivo: continua a formarti e informarti; non aspettarti che le persone trans siano responsabili della tua educazione.
Pillole per gestori di impianti sportivi
1. AMBIENTI
Fornire un accesso sicuro a docce, servizi igienici e spogliatoi.
Le strutture devono fornire bagni e spogliatoi neutri rispetto al genere per evitare di esporre atlet* transgender. Tutti gli ambienti dovrebbero essere sicuri e inclusivi.
2. UNIFORMI
Assicurare che le uniformi rispettino l’identità di genere e l’espressione di genere di ogni persona. Ogni persona ha il diritto di esprimere la propria identità di genere indossando abbigliamento che non la faccia sentire a disagio.
3. MODULISTICA
Evitare i moduli che acquisiscono informazioni non necessarie, come la dichiarazione di genere e assicurarsi che quando tali informazioni sono richieste le categorie siano quanto più inclusive. Quando si creano moduli, considerare sempre che le informazioni sul genere siano davvero di fondamentale rilevanza per il servizio fornito. È importante che le organizzazioni considerino il motivo per cui richiedono queste informazioni comunicandone lo scopo e rispettando il diritto di ogni persona di autodefinire il proprio genere mantenendone la riservatezza. Le organizzazioni sportive dovrebbero anche disporre di processi chiari per trattare reclami e controversie.